Sulle acque del Giordano il Padre presenta all’umanità il suo Figlio, nel quale ripone tutta la sua predilezione. Ascoltiamo lo Spirito, seguiamo il Figlio ed entriamo nella comunione con Dio. Ciò che era stato rotto con il peccato di Adamo ci viene oggi restituito per l’Incarnazione e il sacrificio del Figlio. – Con la festa del Battesimo di Gesù termina il ciclo liturgico del Natale.
Come vorremmo conoscere ed accogliere quel servo eletto da Dio, riempito di Spirito Santo che, senza nessuna violenza e con infinito rispetto per ciascuno, stabilirà la giustizia di cui il mondo tanto ha bisogno: la vera giustizia che consiste nel restituire l’uomo a Dio. Grazie a Lui, i ciechi, che non vedono l’Amore di Dio, vedranno, e delle moltitudini di prigionieri scopriranno la libertà dell’Amore vero che solo Dio ci può donare. Ora, oggi, presso il fiume Giordano, il cielo si strappa e la voce del Padre si fa sentire: quel servo tanto atteso è Gesù. Lo Spirito Santo, come una colomba, scende su di Lui e dimora su di Lui. Non c’è quindi nessun dubbio: l’umanità finalmente può ritrovare Dio. E Dio non fa preferenze di persone: Gesù si offre per essere Signore di tutti. Tutti. Si è inserito nella fila dei peccatori che chiedono il battesimo per essere in mezzo a noi, per poterci raggiungere tutti. Tutti. E oggi ancora, passa, beneficando e risanando tutti coloro che stanno sotto il potere del diavolo, perché Dio è con Lui. Perché è Dio con noi. E tu, sii con Lui!
f. Antoine-Emmanuel, Fraternità Monastica di Gerusalemme, Firenze
Tra meno di vent’anni, la diminuzione del numero di lavoratori attivi e il conseguente aumento degli anziani renderanno impossibile sostenere il nostro sistema di welfare. Eppure l’allarme natalità non figura mai tra le priorità dell’agenda politica. Servirebbero misure familiari davvero efficaci, pensate per favorire le giovani coppie. Ma, allo stesso tempo, è indispensabile un’azione culturale univoca, tesa a dimostrare che il “far famiglia” non è solo bello e giusto, ma è un vantaggio per tutti. Eppure non si fa niente, o quasi. La denatalità non è un fenomeno casuale, che spunta all’improvviso. Deriva dalla disgregazione della famiglia. Dalla crisi del nostro modello di coppia. Dal crollo del numero dei matrimoni. Dalla costante impennata di separazioni e di divorzi dell’ultimo trentennio. Da un quadro socio-culturale che sembra congegnato in modo perfetto per rendere sempre più difficile la vita a quelle famiglie in cui l’amore si lega alla generatività, alla fedeltà, alla gioia dell’impegno reciproco a tempo indeterminato. Se non riusciamo a ristabilire questo paradigma non basteranno certo detrazioni e sgravi fiscali per voltare pagina. Certo, anche gli interventi economici sono necessari, ma, come dimostrano le esperienze di altri Paesi europei, non fanno la differenza. Per questo è indispensabile un grande progetto educativo su amore e sessualità – cioè sulle ragioni stesse della vita – da costruire con il contributo di tutti. La Chiesa, con il rilancio del patto educativo globale voluto da papa Francesco, è in prima linea. È però indispensabile che l’intera società, in modo trasversale, senza barriere etniche, culturali o religiose, si faccia carico di questa drammatica emergenza.
Luciano Moia
C – Fratelli e sorelle, nel battesimo del Signore la Santissima Trinità si manifesta alla nostra umanità umiliata e ferita dal peccato. Grati per questo dono eleviamo a Dio la nostra preghiera.
Lettore – Diciamo insieme: Padre, ascoltaci.
1. O Padre, nel battesimo il tuo Figlio amato hamanifestato al mondo il mistero della sua condizione di Servo; conferma i ministri della tua Chiesa nel fedele servizio al tuo popolo; per questo ti preghiamo.
2. O Padre, nel battesimo il tuo Figlio amato ha santificato le acque del Giordano e tutta la creazione; ispira in coloro che guidano la politica e l’economia scelte rispettose verso l’uomo e il Creato; per questo ti preghiamo.
3. O Padre, nel battesimo il tuo Figlio amato ha scelto di mettersi a fianco dei peccatori; ascolta il grido di soccorso dei poveri, dona la speranza agli sfiduciati, accogli tutti nel tuo Regno; per questo ti preghiamo.
4. O Padre, nel battesimo il tuo Figlio amato ci è stato presentato come risposta alle attese e alle suppliche di chi in ogni tempo ti cerca con sincerità; orienta le nostre comunità all’ascolto fedele della sua Parola; per questo ti preghiamo.
Intenzioni della comunità locale.
C- Questa, o Padre, è la preghiera che lo Spirito Santo ha suscitato nei nostri cuori. Accoglila, purificala ed esaudiscila. Per Cristo nostro Signore.
A – Amen.
13 LU S. Ilario; S. Goffredo; S. Remigio
14 MA S. Felice di Nola; S. Nino; B. Odorico da Pordenone
15 ME S. Mauro; S. Secondina; S. Probo
16 GI S. Marcellino I; S. Tiziano; B. Giuseppe A. Tovini
17 VE S. Antonio abate (mem., bianco); S. Roselina; S. Giuliano; Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo
tra cattolici ed ebrei
18 SA S. Prisca; S. Margherita di Ungheria; B.Beatrice d’Este; Apre la Settimana di preghiera per Unità dei Cristiani
19 DO II Domenica del T.O. / A; II sett. del T.O. / A – II sett. del Salterio; S. Germanico; Ss. Mario e c.; S. Bassiano